lunedì 3 giugno 2013

Colline e tè

A casa di Paola si arriva salendo e salendo.
Il bosco, poi quattro case. L'ultima, è la sua.
Io, che sento respirare i muri, capisco subito che è passata tanta vita qui. E dolore, e lacrime. Ma anche pensieri belli, carezze, sogni.
Lei ha un sorriso pieno, che la disarma: quello di certi bambini che non hanno conosciuto inciampi.
Invece ha faticato sempre a mettere un passo avanti all'altro.
Il tè fuma, un pasticcino lucido di glassa mi scivola sul palato.
E penso che chi è vero, ti costringe ad esserlo. Perchè allunga la mano mostrandoti il palmo, e le linee oblique e storte che le notti di veglia ricamano, con pazienza e tenacia.
Non puoi far altro che posarci la fronte.

14 commenti:

  1. Rassicurante..vero?
    Un bacio e dolce notte ;)

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  2. Chi è vero...grande verità. Passo per questo e trovo anche molto altro. Buona giornata.

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  3. pare la mia mano quando c'era verifica di mate :P

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  4. con certe persone ci si sente sempre accolti e a casa.

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  5. mi permetto un commento sullo 'stile' di questo post:
    BELLISSIMO

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  6. come vanno gli ultimi giorni di scuola? Un abbraccio

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  7. Mi sa che te prima o poi ci vai a sbattere il naso
    è possibile che te c'hai fatto il callo
    ma a me dispiscerebbe.

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