sabato 15 settembre 2012

Sabato mattina


Stamattina sono andata in biblioteca. Quella mia, della circoscrizione.
Amo questo spazio, in un quartiere periferico e vivo. Di storie, personaggi, colori.
Ma la vera perla è lei, la Francesca. Donna bella (nell'accezione più ampia) e instancabile, curiosa e attenta. Consiglia, propone, chiede.
Oggi, mentre consegno la Berberova, spende un sorriso d'intesa.
Come a dire "bello, vero?".
Io annuisco. Sorniona.
E lei mormora: "che intensità".
Mentre si attende, vale la pena prendere appunti. La fauna variegata che popola questo luogo, val bene un racconto.



Poi con la bici, via in centro, Friuli Doc impazza. 
Non amo molto questo genere di cose. Normalmente incontro alunni, genitori di alunni, presenti, passati e futuri.
E devo molto sorridere.
Stamane però era piuttosto tranquillo. Due bei signori corpulenti giravano una polenta spessa e gialla, che regalava il suo odore di fumo, d'inverno.
Mi sono gustata la frittella di mela, ho ascoltato deliziata un bravo artista di strada intonare Wonderwall degli Oasis (che rimane un capolavoro), ho immortalato un cielo finto, e comperato un libro. Da regalare.

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